L’Aeroporto di Milano Bergamo si impegna attivamente a garantire la sicurezza delle operazioni aeroportuali e a mitigare gli impatti sulla fauna selvatica. La gestione dei fenomeni di bird-strike e wildlife-strike è una priorità, poiché rappresentano una potenziale minaccia per l’attività aeronautica oltre a rappresentare un pericolo per gli animali che popolano le aree limitrofe allo scalo.
Per questa ragione SACBO ha adottato una serie di misure preventive e di monitoraggio per proteggere la fauna locale e preservare l’ecosistema circostante: innanzitutto, l’aeroporto tiene registrati costantemente gli impatti della fauna selvatica i cui dati vanno a comporre una relazione annuale affidata a professionisti esperti nel settore a cura della Bird Control Unit (BCU).
Tra le misure in atto per prevenire gli impatti, si comprende il divieto di concimazione e coltivazione, la prevenzione di elementi attrattivi per la fauna e il contenimento dello sfalcio dell’erba. Queste azioni mirano a ridurre le opportunità di rifugio e ricerca di cibo per la fauna selvatica, contribuendo a minimizzare i potenziali rischi.
Al fine di valutare il rischio di wildlife strike, inoltre, SACBO fa ricorso al Birdstrike Risk Index (BRI): sviluppato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, questo indice consente di valutare il rischio su una scala da 0 a 2. Vale la pena sottolineare che il valore di soglia di attenzione stabilito da ENAC corrisponde a 0,5.
Nel 2022, l’Aeroporto di Milano Bergamo ha registrato un numero inferiore di impatti con la fauna rispetto all’anno precedente. Nonostante il numero di movimenti sia aumentato, l’aeroporto è riuscito a mantenere un BRI (Birdstrike Risk Index) minore rispetto al 2021 e uguale al 2020. Attraverso una meticolosa e sensibile attenzione, le azioni di SACBO testimoniano l’impegno per essere un aeroporto responsabile dal punto di vista ambientale e sociale.