A tre anni dalla ristrutturazione, il Laghetto delle rane è un’oasi di naturalezza a pochi passi dal nostro terminal.

A tre anni dalla ristrutturazione, il Laghetto delle rane è un’oasi di naturalezza a pochi passi dal nostro terminal.

Da sempre attivi nella cura e nella valorizzazione del nostro territorio, negli anni abbiamo portato avanti una serie di iniziative di mitigazione ambientale a favore delle zone costituenti l’intorno aeroportuale.

Quello del “Laghèt di rane”, inaugurato nell’aprile 2019, è stato uno dei progetti di riqualifica ambientale ai quali abbiamo partecipato negli ultimi anni: oggi, a distanza di 3 anni dalla sua realizzazione, siamo felici di sapere che lo spazio sia tornato ad essere un punto di riferimento per i cittadini dei paesi limitrofi.

Negli anni Cinquanta, lo specchio d’acqua rappresentava una tradizionale meta durante le estati dei giovani seriatesi, tra tuffi, bracciate e giochi all’aria aperta.

Negli anni precedenti alla bonifica, il laghetto delle rane era frequentato dai cittadini dei territori comunali limitrofi, come luogo di relax e svago immerso nella natura. Purtroppo, a causa della razionalizzazione della rete irrigua, la roggia che alimentava le pozze è stata deviata e prosciugata, trasformando il laghetto in una depressione di terra invasa da rovi ed erbacce.

E così quando nel 2019 il Parco del Serio ha preso in carico la riqualificazione dell’area a scopi ambientali e didattici, siamo stati ben felici di poter partecipare al progetto, per regalare ai cittadini un posto in cui rilassarsi e, al contempo, contribuire al rilancio dell’area.

Il laghetto, che ricade nell’area di rispetto del sentiero luminoso di avvicinamento della pista dell’aeroporto, in pochi mesi è stato completamente rispristinato con la sistemazione del fondo e il successivo riempimento d’acqua e la ripiantumazione della vegetazione, previa bonifica e disinfestazione.

Oggi il laghetto è, per forza di cose, cambiato, il progetto ha avuto l’obiettivo di realizzare un angolo lacustre per la crescita della fauna e della flora locali: all’interno della buca, a cui è stata ridotta la profondità a soli 80 centimetri, sono state piantate specie vegetazionali tipiche di acque poco profonde mentre sul perimetro esterno sono state poste essenze arbustive e arboree autoctone. Il risultato è un ambiente naturalistico in cui rilassarsi, circondati dai colori della vegetazione e cullati dal canto degli usignoli che si abbeverano nello specchio d’acqua.

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